Dopo aver smontato gli allestimenti del matrimonio, abbiamo preparato le ultime cose per la partenza: passaporti, certificazioni, zaini… tutto pronto! La sveglia era prevista per le 2 del mattino, quindi siamo andati a dormire presto. Alle 3 eravamo già in viaggio verso Malpensa, dove siamo arrivati alle 6. Il volo con Qatar Airways è stato lungo, ben 17 ore tra Malpensa-Doha e Doha-Bangkok, ma l’emozione per l’avventura che ci attendeva ha reso il tempo più sopportabile. Inoltre il volo era confortevole, c’erano film da guardare, musica, giochi e anche la possibilità di vedere l’aereo decollare e sorvolare i cieli grazie a delle telecamere esterne.
Arrivati in aeroporto a Bangkok, abbiamo subito affrontato la burocrazia. Prima tappa: ufficio Food and Drugs per sbrigare le formalità, infatti per via di alcuni medicinali particolari come Adrenalina o antistaminici avevamo l’obbligo di farci autorizzare alla dogana prima di entrare in paese. In realtà i funzionari dell’ufficio ci hanno guardato come se fossimo alieni e ci hanno lasciato passare senza controllare nulla e senza darci alcuna certificazione. Ne abbiamo approfittato per fare l’attivazione di una SIM locale e prelevare dei baht, la valuta thailandese. 1€ equivale a circa 40 baht. Di queste pratiche burocratiche parleremo in un altro post specifico per darvi tutti i dettagli utili. All’uscita dell’aeroporto ci attendeva Tino, la nostra guida thailandese che parla perfettamente italiano. Ci ha portato al Landmark Hotel, situato proprio nel cuore di Bangkok.
Il jet lag si è fatto subito sentire. Quando siamo arrivati, erano le 8 del mattino in Thailandia, ma in Italia erano le 3 di notte. Dovevamo fare colazione, ma la nostra mente e il nostro corpo erano ancora scombussolati. Entrare a Bangkok è stato un impatto forte: il caos del traffico, le strade affollate e colori vivaci ovunque. Nonostante il traffico intenso abbiamo subito notato che non c’era alcun rumore di clacson, questo perché la Thailandia é la terra del sorriso e suonano solo in caso di pericolo reale, altrimenti cercano di avere pazienza e rispettare il prossimo. Uguale a noi italiani vero?
Con oltre 8 milioni di abitanti, Bangkok è una città vibrante, piena di energia e contrasti.
Al Landmark Hotel ci hanno accolto con grande cortesia, ma ci hanno anche informato che il ristorante era in ristrutturazione. Per evitare disturbi, ci hanno spostato in una camera al 27° piano, con una vista mozzafiato sulla città. Ci siamo ritrovati a ridere per la “sfortuna” che in realtà si è rivelata una vera fortuna: una vista spettacolare su Bangkok, che abbiamo subito immortalato.

Dopo un breve riposo, alle 13.30 eravamo pronti per il nostro primo tour. Abbiamo preso lo Skytrain, la metropolitana sopraelevata di Bangkok, che ci ha portati al molo del fiume Chao Phraya. Lì abbiamo preso una delle tradizionali barche long tail.

Navigare lungo i klong, i canali del fiume, è stata un’esperienza unica. Il vento ci accarezzava il viso mentre ammiravamo le case su palafitte e i mercati galleggianti. Bangkok ci mostrava subito il suo lato più autentico.
La nostra prima tappa è stata il Wat Arun, il Tempio dell’Aurora. Le sue torri decorate con porcellane cinesi scintillavano sotto il sole. Abbiamo poi proseguito per il Wat Pho, famoso per il Buddha d’oro reclinato, lungo 46 metri e alto 15 metri.



Entrare nei templi richiede rispetto: bisogna togliere le scarpe, coprire spalle e gambe e, quando ci si siede, non rivolgere i piedi verso il Buddha. La spiritualità del luogo ci ha profondamente colpiti. La filosofia Buddista non si concentra su pratiche religiose rivolte ad un Dio ma tutto si riassume nella ricerca della propria felicità. “Se tu sei felice allora puoi rendere felice gli altri”. Ad esempio i monaci se vogliono possono sposarsi, e se non sono più felici come monaci possono tornare persone normali.
Proprio mentre ammiravamo il Buddha, un improvviso acquazzone ci ha sorpresi. Siamo corsi all’Eagle Nest Bar, situato di fronte al Wat Arun. Da lì, con una birra locale che si chiama Singha, abbiamo goduto della vista sul tempio illuminato dai colori del sole della sera.

Al ritorno, abbiamo fatto una passeggiata nel mercato dei fiori più grande di Bangkok. I colori vivaci dei fiori e l’abilità delle persone che li lavorano a mano ci hanno affascinati. C’erano moltissime bancarella con ogni tipo di fiore e la maggior parte dei venditori eseguivano com grande maestria delle splendide composizioni come quella bianca usate per i matrimoni che vedete nella foto qui sotto.






Tornati in hotel, ci siamo concessi una cena thailandese. Nonostante il jet lag, siamo riusciti a mangiare e a riposare. La vista notturna di Bangkok dalla nostra camera era spettacolare, un mare di luci che ci ha cullato verso il sonno, pronti per le avventure del giorno successivo.
Questo è solo l’inizio del nostro viaggio in Thailandia. Restate sintonizzati per scoprire insieme a noi le meraviglie di questo affascinante paese.
Vi lasciamo con l’ultima foto di Bangkok di notte vista dalla nostra camera.

Marco e Cecilia, la vostra Coppiavventura!

Lascia un commento