Isola di Samui e il suo magnifico parco marino!

Durante il nostro soggiorno in Thailandia, abbiamo avuto la fortuna di esplorare luoghi incredibili e di vivere avventure memorabili che ci hanno permesso di entrare in contatto con la natura e la cultura locali. Una delle esperienze più intense e indimenticabili mentre eravamo sull’isola Samui è stata l’escursione al Parco Marino di Angthong. Questo meraviglioso arcipelago di 42 isole ci ha accolto con acque cristalline, grotte nascoste e una vegetazione lussureggiante che sembrava provenire da un altro mondo. Sembrava di vivere in un film.

La giornata è iniziata con un’entusiasmante sessione di snorkeling. Mentre galleggiavamo sopra la barriera corallina, eravamo circondati da pesci che si muovevano tra le onde, ricci di mare dalle spine lunghissime e coralli davvero taglienti (vedi ginocchio di Cecilia). Ogni respiro attraverso il boccaglio ci permetteva di scoprire nuovi dettagli di questo mondo sottomarino.

Successivamente, ci siamo avventurati all’interno di una grotta che si trovava sulla costa di una delle isole. L’ingresso era stretto, ma una volta all’interno, ne abbiamo approfittato per riposare qualche minuto prima di rituffarci in mare.

Una volta risaliti sulla barca ci siamo diretti verso un’isolotta che aveva un ristorante sulla spiaggia, diciamo che più che un ristorante era una capanna con un tavolo e del cibo al buffet. La spiaggia ed il mare erano meravigliosi compresa un’altalena proprio sulla sabbia in riva al mare.

Dopo pranzo ci siamo diretti su un’altra isola ed è stato forse il momento più avventurso della giornata: il giro in kayak. Più che Avventuroso è stato Disavventuroso!

Mentre pagaiavamo lungo la costa, il mare ci cullava con le sue onde gentili. Tuttavia, a un certo punto, abbiamo notato un altro kayak lontano dalla spiaggia. Si trattava di una madre e suo figlio, entrambi tedeschi, che erano caduti in acqua e non riuscivano a risalire sul loro kayak, che nel frattempo si era riempito d’acqua. Non sapevano nuotare bene, quindi abbiamo deciso di intervenire. Con un po’ di sforzo, abbiamo legato il loro kayak al nostro e loro si sono aggrappati al bordo. Così, io e Cecilia ci siamo messi a pagaiare con tutte le nostre forze, cercando di trainare il loro kayak verso la riva. È stato incredibile scoprire quanto potessero essere pesanti e come ogni metro guadagnato sembrasse un’eternità. A complicare ulteriormente le cose, si era alzata una leggera corrente che ci spingeva indietro, rendendo il nostro avanzare ancora più faticoso, ogni metro in avanti ne facevamo mezzo in dietro e la spiaggia era ancora a diversi chilometri da noi.

Ad un certo punto pensavamo di non farcela e che la corrente ci avrebbe trascinati ancora più al largo. Nonostante la fatica, non ci siamo arresi. Eravamo determinati a portare in salvo loro e noi e, fortunatamente, un altro kayak si è avvicinato. Insieme, siamo riusciti a dividere il peso e a procedere più velocemente verso la spiaggia. Quando finalmente abbiamo toccato terra, eravamo esausti, ma felici di aver compiuto la nostra buona azione del giorno. Anche in Thailandia, siamo riusciti a lasciare un segno positivo!
Però ci sentiamo di fare una raccomandazione: se non sapete nuotare, anzichè prendere un kayak, fatevi un giro col monopattino!! O rischiate di mettere in pericolo voi e gli altri!

Il giorno dopo, abbiamo deciso di esplorare l’isola in scooter. A soli 10 euro al giorno, abbiamo noleggiato uno scooter che ci ha permesso di visitare spiagge nascoste e angoli suggestivi che non avremmo mai potuto scoprire altrimenti. È stato divertente guidare a sinistra e sfrecciare lungo le strade costeggiate da palme e alberi. Ogni spiaggia visitata ci ha regalato paesaggi da cartolina: sabbia bianca, mare turchese e una tranquillità che solo quei luoghi sanno offrire.

Ma la nostra esperienza non sarebbe stata completa senza aver provato i celebri massaggi thailandesi. All’arrivo alla spa, siamo stati accolti con tè freddo, anguria e asciugamani freschi, un gesto che ci ha subito messo a nostro agio.

Il massaggio, a tratti doloroso, è stato una rivelazione. Ogni pressione e manipolazione sembrava sciogliere le tensioni della vita, regalando un senso di leggerezza e benessere mai provato prima. Si dice che i massaggi thailandesi siano utili per migliorare la circolazione, ridurre lo stress e aumentare la flessibilità, e possiamo confermare che è tutto vero. Dopo il trattamento, ci è stata offerta ancora anguria fresca e tè, un modo perfetto per concludere un’esperienza di puro relax.

Non vediamo l’ora di condividere con voi il nostro ultimo articolo di saluto alla Thailandia.

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