Tappa 8 – Colle Val d’Elsa

Svegliati alle prime luci dell’alba, abbiamo fatto un ultimo giro per salutare San Gimignano. Abbiamo preso la direzione per Colle Val d’Elsa, un luogo sorprendentemente affascinante e ricco di storia.

Appena usciti dalle mura della città, ci siamo trovati di fronte ad un paesaggio mai visto prima. Conferiva un’atmosfera magica alla nostra avventura e non potevamo fare a meno di fotografarlo. Questa foto è assolutamente senza alcun tipo di filtro e non è stata modificata in alcun modo:

Prima di intraprendere il percorso che ci avrebbe portato attraverso boschi e aziende agricole sparse, abbiamo fatto una breve sosta per rifornirci di cibo e acqua per il viaggio che ci attendeva.

Il cammino si è rivelato affascinante e, talvolta, impegnativo. Abbiamo dovuto affrontare luoghi selvaggi, come il passaggio attraverso 2 piccoli fiumi. Il primo aveva dei sassi su cui poter passare, quindi è stato abbastanza semplice.

Il secondo invece non presentava alcun modo per poterlo attraversare senza bagnarsi le scarpe. E visto che camminare con le scarpe bagnate non è mai una buona idea, Cecilia ha deciso di toglierle e proseguire a piedi nudi. L’acqua gelida l’ha fatta trasalire ma anche divertire, il video ne’ è una testimonianza!

Continuando il nostro cammino per molti chilometri in direzione di Colle Val d’Elsa, abbiamo attraversato ulteriori tratti di bosco e natura incontaminata. Poi, all’improvviso, è emersa la cittadina di Colle Val d’Elsa. Una città che si divide tra la parte alta e quella bassa, ognuna con le sue peculiarità.

Nella parte alta della città, si possono ammirare i palazzi storici e immergersi nell’aspetto più artistico e culturale di Colle Val d’Elsa.

La parte bassa, invece, offre una visione più moderna della città. Ci si possono trovare negozi, servizi, autobus, oltre che la piazza. E non sembra assolutamente una città medievale.

Un ascensore, teoricamente, dovrebbe facilitare il collegamento tra le due parti, evitando una ripida discesa lungo le antiche mura, in quanto il dislivello tra la parte alta e quella bassa è molto rilevante. Purtroppo, abbiamo scoperto che l’ascensore non funzionava da ben due anni, con la delusione di tutti gli abitanti del posto e soprattutto dei vari pellegrini. In questa foto si vede l’ascensore che dovrebbe collegare la parte alta a quella bassa. È vero… l’ascensore che non funziona fa’ un po’ arrabbiare, ma con questa vista, si perdona tutto a Colle Val d’Elsa!

Abbiamo deciso di lasciare i nostri zaini presso il Convento di San Francesco che ci avrebbe ospitati per la notte. È situato nella parte alta della città, e non era molto accogliente ma era comunque un tetto sulla testa per passare la notte. Siamo scesi verso la città bassa, seguendo la Via Francigena che passa per le vie più storiche e caratteristiche del luogo. Lungo il percorso, ci siamo incantati di fronte alla perfezione delle ripide e ben conservate mura che ci hanno accompagnato nel nostro tragitto.

Sentendo la fame che ci stringeva lo stomaco, dato che nella tappa precedente non avevamo pranzato molto per arrivare al convento entro gli orari di accoglienza, ci siamo messi alla ricerca di un negozio di alimentari. Abbiamo seguito le indicazioni gentilmente fornite da una signora al tabacchino e siamo arrivati all’alimentari da Sandra. Un negozio ben fornito, con prodotti tipici che invitavano a una sosta gustosa.

Abbiamo chiesto a Sandra di prepararci un panino per il giorno seguente, ma dato il nostro appetito per aver saltato il pranzo, le abbiamo dato carta bianca nella scelta dei nostri assaggi. In un attimo, siamo stati serviti con due spettacolari piatti di affettati e formaggi, una vera delizia per il palato. Il marito di Sandra, proprietario di un’enoteca di fronte al negozio, ci ha consigliato due calici di un San Giovese locale e un mix di uve da Chianti sfuso, autoctono e genuino. Questi bicchieri si sono rivelati perfetti compagni di viaggio per la nostra degustazione. Se vi capita di passare da queste parti andate a trovare Sandra e suo marito, sono davvero squisiti e simpatici! Questo è il loro alimentari/enoteca per combattere la grande distribuzione presente sulla via e dare spazio a realtà locali e sane: Alimentari Sandra

Mentre gustavamo il nostro apericena, siamo stati raggiunti da nostri amici presenti in zona, Giulia, Alfredo e Claudio. Con loro abbiamo condiviso conversazioni piacevoli bevendo buon vino. Non vediamo l’ora di accoglierli nella nostra regione del Trentino con la stessa ospitalità che ci hanno riservato qui.

Concluso l’apericena, Giulia, Alfredo e Claudio si sono gentilmente offerti di accompagnarci al convento per risparmiarci la salita ripida e agevolarci in questo ultimo tratto di giornata. È stato un gesto di generosità che ci ha riempito il cuore di gratitudine e ha reso ancora più speciale questa tappa del nostro cammino.

Ora, ci aspetta una notte di riposo presso il Convento di San Francesco, pronti a svegliarci presto, alle 4:30, per raggiungere la splendida città di Siena. Quella che ci attende è forse la tappa più difficile, sia perché sono tanti giorni che camminiamo molti chilometri ma anche perché ci aspettano bei dislivelli e circa 30 chilometri di viaggio, forse la tappa più lunga fatta fino ad ora. Andiamo a dormire e vi salutiamo con questa meravigliosa foto di Colle Val d’Elsa fatta in controluce all’alba.

2 risposte a “Tappa 8 – Colle Val d’Elsa”

  1. Fantasticoooo😍

    "Mi piace"

Lascia un commento