Coppiavventura

Ci siamo svegliati alle 4:30 e ci siamo diretti verso la piazza di Colle Val d’Elsa bassa per prendere l’autobus che ci avrebbe portato a Monteriggioni. Intrapreso il cammino a piedi, mentre ci avvicinavamo alla spettacolare fortezza di Monteriggioni, una leggera nebbia avvolgeva il paesaggio, creando un’atmosfera magica e medievale. Ci sembrava di essere dei Cavalieri Templari alla ricerca del Sacro Graal.

Abbiamo ripreso il nostro cammino lungo la Via Francigena, consapevoli che ci aspettava l’ultima tappa in terra toscana. Nonostante la lunga distanza da percorrere, eravamo pieni di energia e motivazione. La nebbia creava un atmosfera davvero particolare lungo tutto il nostro cammino.

Dopo molti chilometri, siamo arrivati alla località di Villa e la fame iniziava a farsi sentire intensamente. Ovviamente, sulla via Francigena tutto accade al momento giusto, infatti poco più in là abbiamo trovato un bellissimo punto ristoro a donativo che ci ha accolto con una varietà di delizie da gustare e da bere e che ci ha riuniti con altri pellegrini conosciuti in cammino. Il cortile di quella casa era splendidamente decorato con oggetti colorati e dipinti unici. I più caratteristici erano dei bidoni metallici disegnati con volti umani che si tengono per mano, paragonando le difficoltà della civiltà moderna che tenta di essere buona ed aiutarsi, soprattutto dopo il covid. Ci siamo concessi una colazione con qualche fetta di torta e uova e abbiamo anche fatto amicizia con un super cagnone di nome Bacco.

Abbiamo ripreso il nostro percorso e come diceva il cartello mancavano circa 11 km per Siena. La strada nel bosco ci ha regalato fresco e riparo dal sole fino a quando siamo giunti sull’asfalto. Qui, le indicazioni per la Via Francigena erano un po’ confuse e ci siamo persi percorrendo un pezzo di provinciale non segnata bene e non molto sicura. Non eravamo molto convinti della direzione ma abbiamo percorso comunque alcuni km in quella direzione. Non trovando altre indicazioni chiare abbiamo deciso di tornare indietro sui nostri passi per vedere di intrecciare un sentiero dalla strada asfaltata, ed è qui che una macchina si è fermata accanto a noi. Una signora gentile ci ha chiesto se eravamo pellegrini e se stavamo andando a Siena. Abbiamo confermato e lei ci ha detto che stavamo andando nella direzione opposta. E che era corretta la prima strada intrapresa. Per aiutarci a ritrovare la strada corretta, ci ha offerto un passaggio per quel tratto di strada che ci aveva mandati in confusione. Abbiamo accettato e durante il breve tragitto abbiamo scoperto che la signora si chiamava Angela ed era una guida locale e pellegrina. È stata lei a creare i disegni, i dipinti e i cartelli che avevamo visto lungo il cammino, compresi quelli al punto ristoro di Villa. Angela è conosciuta come “l’Angelo della via Francigena” poiché spesso aiuta i pellegrini e, se necessario, porta i loro zaini alle varie tappe. Anche in questo caso, Angela, è stata un Angelo. Questa è la pagina facebook con cui condividono foto, eventi e viaggi, se qualcuno vuole affrontare la via Francigena in modo organizzato può provare a scriverle: Il giardino Monteriggioni

Dopo aver ripreso la strada corretta, ci siamo inoltrati nuovamente nel bosco. Purtroppo, la strada fangosa a causa delle recenti piogge ha reso il nostro passaggio più difficoltoso del previsto, ma con calma siamo riusciti ad arrivare a metà del percorso. Abbiamo trovato un tavolo vicino al cimitero, così abbiamo deciso di fare pausa pranzo con i nostri super panini fatti da Sandra a Colle Val d’Elsa il giorno prima. L’idea era di riposarci un po’, ma il tempo minaccioso ci ha costretti ad accelerare la pausa e ripartire, nonostante la stanchezza si facesse sempre più sentire. Mentre salivamo verso il paese di Convento Vecchio, abbiamo incontrato Luca, già visto alla tappa di San Miniato. Si è unito a noi nella salita che ci avrebbe condotto a Siena. Come avevamo previsto la tappa era lunga e faticosa e gli ultimi chilometri sembravano eterni. Soprattutto la salita per entrare alle porte di Siena!

Siena è la città medievale per eccellenza, racchiusa in una cinta muraria millenaria, che la preserva immutata nella sua bellezza nei secoli. Famosa soprattutto per il Palio, che per due volte all’anno incendia l’animo dei senesi, è anche un gioiello architettonico che custodisce tantissimi tesori. Appena entrati in città ci siamo diretti verso piazza il Campo, e ci siamo goduti un po’ di meritato riposo con una vista magnifica sulla piazza. Rinfrancati da una bibita fresca ci siamo diretti verso il convento Santa Luisa che ci avrebbe ospitati per la notte. Al nostro arrivo ci ha accolti Suor Anna insieme alle altre sorelle. Erano sorridenti, gentili e affettuose verso noi pellegrini, comprensive della fatica appena fatta. Abbiamo fatto una bella doccia calda ed il convento era veramente pulito e i letti erano comodissimi, siamo stati davvero bene. Se qualcuno di voi dovesse affrontare la via Francigena e passasse da Siena, vi consigliamo di fermarvi qui. Dopo aver riposato un po’ siamo usciti in giro per Siena e abbiamo passato una serata stupenda con Luca e Josefien che era già arrivata a Siena.

Dopo una bella dormita era arrivato il momento di raggiungere la nostra ultimissima tappa, molto piccola ma sicuramente di grande soddisfazioni. Da La Storta arriveremo a Roma in piazza San Pietro a ritirare il nostro meritato Testimonium di pellegrinaggio. Visti i pochi giorni ancora a disposizione abbiamo deciso di rimandare le tappe tra Siena e la La Storta e farle magari in futuro. Cosi abbiamo dato un ultimo saluto a Siena con qualche bella foto ricordo e ci siamo diretti in stazione dei treni, direzione La Storta.

Prima di lasciarvi alle foto scattate a Siena vi annunciamo che una volta arrivati a Roma, ci staremo 2 giorni per poterla visitare bene e altri 4 giorni li useremo per una sorpresa speciale di cui neanche Cecilia è a conoscenza. Ci meritiamo un po’ di riposo fisico dopo tutti questi chilometri! Quindi… restate sintonizzati e non perdetevi la sorpresa finale di questo viaggio!