Parigi: avrà detto si?

Abbiamo salutato Disneyland e ci siamo diretti verso il centro di Parigi. Abbiamo avvertito da subito un senso di nostalgia, sapevamo che la magia di Disneyland avrebbe lasciato un piccolo vuoto nel nostro cuore. Quello che non sapevamo è che sarebbe stato immediatamente colmato dalla bellezza di Parigi. Con il treno ed un paio di cambi in metropolitana siamo arrivati in centro, ma già nella metropolitana siamo stati accolti dallo spirito romantico della città. Parigi ha un modo tutto suo di accogliere i nuovi arrivati. Una graziosa signora suonava un violino, deliziando i passanti con la tipica musica parigina un po’ vecchiotta. Era una melodia romantica, piena di sentimento e risuonava con tutto il suo spledore. Parigi, la città dell’amore e dei sogni, incarna un’atmosfera unica al mondo. È un luogo dove il romanticismo si fonde con la storia, l’arte e la cultura, creando un incantesimo che avvolge i visitatori. Ogni angolo di questa città è permeato di magia, dai suoi tipici caffè con i piccoli tavolini rotondi in ferro battuto alle sue affascinanti strade lastricate, per finire con i suoi sontuosi monumenti. Parigi è una poesia che si legge passeggiando lungo la Senna, è una melodia che si ascolta seduti a un caffè in una delle sue storiche brasserie, è un’artista che con le cuffie, isolato dal mondo, disegna a mano libera i tetti caratteristici fatti da lucernari e comignoli. Parigi è una città che ispira i cuori innamorati, che fa sognare e sperare, che avvolge le coppie di ogni età in un abbraccio senza tempo. Si dice che Parigi sia la città dell’amore, ma per comprendere appieno questa affermazione, bisogna vivere davvero Parigi nella sua essenza più profonda. Parigi è un viaggio nel tempo e nello spirito, un luogo che nutre l’anima e lascia un’impronta indelebile nel cuore di coloro che hanno la fortuna di viverla.

Dopo questo caloroso benvenuto, siamo arrivati in hotel, vicinissimo alla torre Eiffel. Cercando di evitare diversi venditori ambulanti, siamo riusciti a lasciare gli zaini per poterci immediatamente immergere nella città.

Senza preavviso, si è stagliata davanti a noi la torre Eiffel. La sua imponenza e maestosità ci hanno lasciato senza fiato. Le sue intricate strutture di ferro si elevavano verso il cielo, scintillando sotto la luce del sole. La vista era semplicemente mozzafiato. Ci siamo fermati per un attimo, immobili e sorpresi, assorbendo la bellezza di questo simbolo iconico. Le sue linee eleganti e la sua struttura intricata sembravano danzare nel panorama parigino. Ogni dettaglio, ogni tratto di ferro, sembrava raccontare una storia, un passato ricco di avventure e di momenti indimenticabili.

Quella prima vista della torre Eiffel, con i suoi 312 metri di altezza, è stata un’emozione travolgente, un momento di connessione profonda con la città e la sua storia. Ci sembrava incredibile che l’avessero costruita a fine 800. Non volevamo staccarle gli occhi di dosso, ma ci siamo convinti a visitare altri luoghi magici di Parigi.

Abbiamo iniziato la nostra visita ai luoghi e ai monumenti principali della città.

Siamo passati dalla Cattedrale di Notre-Dame: Nonostante il tragico incendio del 2019, questa cattedrale gotica continua a esercitare un fascino irresistibile. Ammirare la sua maestosità architettonica e passeggiare lungo il fiume Senna è stato un momento di riflessione per l’incendio.

Poi abbiamo visto l’arco di Trionfo: Situato lungo l’elegante Avenue des Champs-Élysées, l’Arco di Trionfo è un monumento imponente che commemora le vittorie militari di Napoleone Bonaparte.

Durante il tragitto, ci ha colto una leggera fame e siamo stati attratti da una delle migliori pasticcerie di Parigi, Angelina Paris Musée du Louvre, situata proprio vicino al Louvre. Questa pasticceria era un vero paradiso per gli amanti dei dolci.

Le vetrine erano piene di torte e dolci prelibati, e non abbiamo resistito alla tentazione di assaggiarne alcuni. Abbiamo optato per due fette di torta e due milkshake, e devo dire che erano deliziosi! Sebbene il prezzo fosse un po’ elevato, ne è valsa sicuramente la pena. Abbiamo preso un ultimo macaron e via ancora in giro per Parigi.

La sera, ci aspettava un momento speciale, un picnic proprio sotto la Torre Eiffel, in attesa che si illuminasse con le sue 20.000 lampadine. Abbiamo acquistato alcuni cibi locali per il nostro picnic, come una tipica Quiche, una Baguette e una selezione di formaggi tipici come il Chalet d’alpage e il Saint-nectaire accompagnati da una bottiglia di vino rosso Chateau di Bordeaux. Queste prelibatezze le abbiamo acquistate in Rue Mouffetard, una delle vie più antiche di Parigi, amata sia dai turisti che dai parigini stessi per i suoi prodotti locali a prezzi accessibili.

Dopo aver visitato la città e fatto acquisti per la sera, siamo rientrati in hotel per riposare un po’. Verso il calar della sera ci siamo diretti verso la torre Eiffel e abbiamo scelto il nostro posto per fare il picnic. A quanto pare questo tipo di attività è molto amata sia dai turisti ma soprattutto dai parigini.

Mentre ci godevamo il picnic, abbiamo avvertito quella sensazione unica di sentirsi per un giorno parigini a tutti gli effetti. Abbiamo notato che i parigini sono solitamente affascinanti, sofisticati e con una passione per l’arte, la moda e la buona cucina. Sono anche molto orgogliosi della loro città e della sua storia. Tuttavia, come in tutte le grandi città, ci sono anche aspetti meno piacevoli da considerare. Durante il nostro picnic, si è avvicinato un giovane ragazzo che chiedeva dei soldi, visibilmente poco lucido e con in mano una bottiglia di vetro rotta. Non avendo contanti con noi, abbiamo deciso di offrirgli dei pezzi di formaggio. In queste circostanze è importante mostrarsi calmi, rimanendo comunque sull’attenti e vigili. Dopo aver accettato il cibo di buon grado, il ragazzo si è allontanato, per poi svanire poco dopo in mezzo ad altre persone in lontananza.

Condividendo momenti di chiacchiere, vino e formaggi prelibati, è arrivato il buio e lo spettacolo è iniziato. Un boato di sorpresa e meraviglia ha accolto l’illuminazione della Torre Eiffel. Era un momento magico, le 20.000 lampadine che la ricoprivano risplendevano e scintillavano nel buio della notte, creando un’atmosfera di pura magia. Abbiamo ammirato lo spettacolo con gli occhi pieni di stupore, assaporando ogni istante di questa esperienza unica.

Era arrivato il momento più importante, la vera motivazione per cui avevo portato Cecilia a Parigi. Con la scusa di fare qualche bella foto, abbiamo fatto una passeggiata per ammirare meglio la torre Eiffel illuminata. Il suo fascino sotto il manto notturno era semplicemente magico. Il cuore mi batteva all’impazzata, carico di emozione per ciò che stava per accadere. Ho montato il cavalletto, agganciato la macchina fotografica e ho chiesto a Cecilia di posare per verificare l’inquadratura.

Mentre ci trovavamo in quel luogo incantato, ho detto a Cecilia che avrei fatto un autoscatto e sono corso accanto a lei. Il contesto era perfetto: dietro di noi, la torre Eiffel si ergeva maestosa, illuminata e avvolta dalla notte. Parigi, la città dell’amore per eccellenza, era lo scenario ideale per quello che stavo per fare. Fino a quel momento era stata un’avventura indimenticabile, ricca di persone straordinarie e emozioni mai vissute prima, ma adesso era giunto il momento culminante. La sorpresa finale che avrebbe segnato per sempre le nostre vite.

Mi sono avvicinato a Cecilia, sentendo il battito accelerato del mio cuore. Le mie labbra hanno iniziato a sussurrare alcune parole del sonetto numero 116 di Shakespeare, un inno all’amore eterno e alla forza dei legami profondi.

Amore non è amore, se muta quando scopre un mutamento, o tende a svanire quando l’altro si allontana.

Amore è un faro sempre acceso, che sovrasta la tempesta e non vacilla mai…

Se quanto ho detto è errato e mi sarà provato

io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato..

Nel frattempo, ho estratto con delicatezza un anello dalla tasca e mi sono inginocchiato di fronte a lei. Il suo sguardo si è riempito di meraviglia e commozione, senza riuscire a nascondere l’emozione che le attraversava l’anima.

In quell’istante, circondati dalla bellezza di Parigi, ho chiesto a Cecilia di diventare la mia compagna di vita, di condividere ogni avventura e ogni momento prezioso insieme. Il tempo si è fermato per un attimo, e tutto intorno a noi sembrava svanire, lasciando spazio solo all’amore che ci univa. Le mie parole, cariche di sincerità e amore, hanno raggiunto il suo cuore, e ho sentito che la nostra storia avrebbe preso una piega ancora più straordinaria.

D’altronde, quando si ha la fortuna di trovare la persona che ti completa, che ti aiuta a migliorarti, che ti supporta e siete sintonizzati mentalmente, fisicamente e sentimentalmente, non resta da fare altro che onorare questo legame.

Cecilia, dopo qualche momento di commozione e silenzio, con gli occhi lucidi di felicità, ha pronunciato il suo “sì” con dolcezza e fermezza, sigillando il nostro impegno reciproco. Il nostro amore, sancito in quel momento magico e romantico, si è fuso con l’atmosfera unica di Parigi, diventando un capitolo indelebile della nostra storia.

E così, tra le luci scintillanti della torre Eiffel e l’abbraccio caloroso della città dell’amore, abbiamo iniziato un nuovo capitolo della nostra vita, pronti ad affrontare ogni sfida con amore e coraggio. Parigi, testimone silenzioso del nostro amore, ci ha accolto con le sue braccia aperte e ci ha regalato un ricordo indimenticabile che ci accompagnerà per sempre.

Con caloroso affetto, la vostra Coppiavventura

Marco e Cecilia

4 risposte a “Parigi: avrà detto si?”

  1. Amori miei!!!!!siete il mio orgoglio….,❤️Grazie per avermi fatto partecipe di questi momenti così decisivi per il vostro futuro😘 ricordate sempre che tutto ciò che si fa con amore e semplicità è sempre duraturo💘Augurissimi per una buona vita❤️‍🩹❤️💕

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  2. Avatar Stefania Ranzani
    Stefania Ranzani

    Grande Marco e grazie per aver condiviso un momento così importante. Leggendo le tue parole mi sembrava di essere li con voi ed essere io a scattare quella foto.
    Ho condiviso con te un percorso importante (quello universitario) e sono contenta di poterti fare le congratulazioni per questo nuovo inizio. Bravi ragazzi e buon viaggio 😊 un abbraccio da Milano

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  3. Bravi 👏 così me pias bèla Parigi 👀 na zitaa che merita 🥰 malgrado quel braz de feri 😎 bèl de not 💡 za che ghere podeve nar sula Senna a veder anca la statua dela libertà 🗽 ma con quela 💍 sorpresa 😮 ve se legai 🫀 incondizionatamente ❤️
    Grandi 👍🏻😍

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    1. Grazie Aldo! Si Parigi resterà magica e unica per noi!… a presto! ☺️😘

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